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UNA CARTA E UN NUMERO di Al Baker

UNA CARTA E UN NUMERO di Al Baker

UNA CARTA E UN NUMERO di Al Baker

15/01/2024

UNA CARTA E UN NUMERO.


(DA: Al Baker, Al Baker's Book One”, p.11.


(Libera traduzione T.P.E.R.)


Il seguente effetto l’ho tenuto lontano dalle pubblicazioni per molti anni perché posso dire sinceramente che è stato uno dei miei trucchi preferiti.

Lo farai come numero di apertura del programma del tuo club, scoprirai che ha un effetto eccellente sul tuo pubblico, e con una buona apertura, sei già al 75% della vendita del tuo spettacolo.


Sono utilizzati due mazzi di carte di cui uno l'esecutore lo porge ad uno spettatore per farglielo tenere momentaneamente in tasca.


Prendendo il secondo mazzo di carte l'esecutore chiede a chiunque di nominare un numero da uno a cinquantadue. Supponiamo che sia stato scelto 23.


L'esecutore chiede allo spettatore di prendere una carta liberamente dal mazzo di carte che ha in mano.


L'esecutore dichiara che mostrerà una strana simpatia tra i due mazzi di carte. Cercherà di posizionare al numero scelto a caso dallo spettatore, la stessa carta scelta dall’altro spettatore, nel mazzo che è in tasca,


E, per quanto impossibile possa sembrare, il numero è conteggiato nell'altro mazzo e c'è la stessa carta!



Indubbiamente il lettore presumerà subito che questa impresa è estremamente complicata o difficile da eseguire, ma questo è lontano dall'essere vero.


I due mazzi sono entrambi preordinati in uno “stack”1 L'esecutore può utilizzare il suo arrangiamento di carte preferito, come gli " Otto Re " ecc., o semplicemente lo stack in “Si Stebbins”2 purché entrambi i mazzi siano preparati allo stesso modo.


Il primo mazzo viene dato allo spettatore da tenere in tasca. Ora un numero è scelto da qualcun altro.


Come l'esecutore va per far prendere una carta, taglia il mazzo approssimativamente al numero scelto e uno sguardo alla carta inferiore (l’ultima carta del mazzo n.d.t.) ti darà
la posizione esatta del numero di carte tagliate.


La prima carta del mazzo, ora è a portata di mano, e non devi far altro che forzarla e il gioco è davvero finito, a parte il portare l’effetto fino al climax. La stessa carta sarà
trovata nell'altro mazzo proprio nel numero desiderato.


Indipendentemente da quale dei sistemi sopra indicati venga utilizzato nell'arrangiamento del mazzo di carte, le carte 13°, 26°, 3 e quelle inferiori saranno sempre
eguali in valore (in pratica ogni 13 carte c’è una carta con lo stesso valore numerico).


Quindi, loro formano chiavi immediatamente riconoscibili nel caso in cui vengano tagliate in fondo al mazzo.


Se tagli il mazzo approssimativamente al numero scelto dallo spettatore, puoi capirlo dalla carta dal fondo se ti serve togliere o mettere poche carte in cima per arrivare alla carta del numero scelto.


Ancora una volta, ad esempio, se lo spettatore chiama 26, è solo necessario tagliare il mazzo a metà per avere in cima la carta giusta. Allo stesso modo, se il numero è 14 o 40, l'esecutore taglia rispettivamente di un terzo o di due terzi.


Posso solo ripetere che questo era un numero fondamentale nel mio programma da anni e questo fatto da solo dovrebbe renderlo evidente che sia davvero utile e pratico.


p.s.

Se il numero scelto è inferiore a 20 potete semplicemente aprire il mazzo a ventaglio apparentemente per far scegliere la carta (in realtà per andare a forzarla) e contare le carte tre alla volta arrivando alla carta desiderata.

1Per mazzo preordinato in questo caso s’intende mettere il mazzo di carte in un ordine stabilito precedentemente.

Nel caso specifico si utilizza l’ “8 Re” o il “Si Stebbins”.


2Per Si-stebbins vedere : https://en.wikipedia.org/wiki/Si_Stebbins_stack


AL BAKER

Per chi vuole sapere qualcosa in più su Al Baker può seguire le prossime righe.

Baker era conosciuto soprattutto per il suo stile “intimo” e diretto, i suoi effetti sono dei veri e propri miracoli, ancora oggi studiato dai professionisti di tutto il mondo, il grande Eugene Burger lo considerava un maestro assoluto.


Perchè i suoi effetti erano considerati “intimi”? Come nasce il suo stile?


Per “Intimate magic” un tempo s’intendeva il tipo di magia che si eseguiva in casa, tra il close-up e la magia in famiglia. Ma nel caso di Al Baker il processo e il risultato sono molto più profondi.

Ce lo spiega lui in “Magical Ways and Means” (un libro fondamentale).


(…) Ripensandoci forse intendono che i miei trucchi siano intimi, il che dà loro quel tocco personale che si riflette nell'interesse del pubblico. Forse posso chiarire la questione dello stile, semplicemente ammettendo la vecchia teoria darwiniana, secondo cui il mio stile è stato dettato dal mio ambiente magico”.


Ho lavorato nel vaudeville1 e chautauqua2. La mia esperienza di vaudeville consisteva nel mettere in scena quello che veniva chiamato tempo in famiglia. Settimane divise, il che significava metà settimana in un teatro e l'ultima metà, come lo chiamavano i ragazzi, in un'altra città e teatro. Tre o quattro spettacoli al giorno, e dopo la tua prima apparizione, andavi nel tuo camerino e ti sedevi a leggere o parlare con qualche vecchio attore distrutto il cui nome avevi visto in cima al cartellone anni prima.



E che attesa prima di andare in scena per il secondo spettacolo! Attendi la funzione a tre rulli3; poi un inseguimento comico, e poi ricominciare tutto da capo, e quando è arrivata la tua ultima apparizione, guardando l'orologio sapevi quanto erano avanzati i tre rulli, e quando è arrivato l'ultimo giorno conoscevi ogni gag dell'altro artista e potevi sentire il pianoforte e l'orchestra di tamburi risuonare nelle tue orecchie quando strisciavi nel letto della Mansion House, tariffa $ 1,25 al giorno, una vasca da bagno e ognuno per sé. Dopo il secondo giorno tutti gli altri atti ti sembravano meccanici, (…) Questo mi ha fatto sentire che stavo scivolando come intrattenitore.



Poi ho iniziato a lavorare nel circuito Chautauqua (vedi sotto n.d.t.) e ho giocato molte stagioni in quella linea e mi è piaciuto molto. Presentato in un grande tendone, un buon palco e un buon sistema di illuminazione e un pubblico molte volte di 2.000 persone, e anche se non c'erano microfoni o sistema PA, è sorprendente come i tuoi trucchi e le tue gag siano andati a buon fine. Oggi, senza un microfono, molti dei grandi nomi che senti via etere semplicemente non ci sarebbero stati.


Poi sono entrato nel mercato dei club, ed è lì che ho ottenuto quello che potresti definire quel tocco intimo e ho sviluppato lo stile che utilizzo. Una sera un club, poi un Rotary, una riunione di donne, Padre e figli e poi il compleanno di Junior. A volte il pubblico era così vicino che mi stava quasi in grembo e spesso, alle feste per bambini, mi stavano sul collo.


A questi bisognava adattarsi e fare cambiamenti e col tempo diventi in grado di intrattenere in qualsiasi condizione. Vai a intrattenere un gruppo di adulti e quando arrivi lì scopri che hanno deciso di portare i bambini. Anche se non hai portato nessun accessorio per bambini, vai avanti (...). E così nel corso degli anni ho imparato a sapere cosa volevano dal mago le vecchie signore, i giovani, i loro papà e i loro bimbi.



Nel libro Al Baker da dei consigli che valgono oro, ne ho raccolti alcuni qui sotto:



Inizia nella magia cercando di essere te stesso. Non cercare di essere un altro e ricorda, conoscere mille trucchi non fa un intrattenitore; fare qualche trucchetto in modo divertente, lo fa.

Un trucco deve avere tempismo. Se il pubblico sa che il coniglio sta uscendo dal cappello, come puoi aspettarti che rimanga sorpreso quando verrà presentato?

Le chiacchiere dai libri possono andare bene allo scrittore, ma non a te. Non scrivere discorsi prolisse per un trucco. Al termine, il pubblico potrebbe aver dimenticato l'inizio.



Dopotutto, il trucco non è la cosa importante. È il modo in cui lo fai che crea l'intrattenimento. Se più maghi se ne rendessero conto, avrebbero più ingaggi.



Prendi un trucco, qualsiasi trucco, più semplice è, meglio è. Pensaci. Cerca le possibilità per enfatizzare il mistero in esso contenuto.



sapere quando smettere è una cosa molto importante. Pensano che stai facendo loro un favore. Sapere quando e dove smettere è una cosa molto importante.



Rendi il tuo discorso una specie di improvvisazione. Non impararlo a memoria.


Non fare un trucco finché non hai pensato alla sua presentazione più semplice.



A QUESTO INDIRIZZO PUOI SCARICARE IL LIBRO INTERO DI AL BAKER
https://ia800409.us.archive.org/26/items/AlBakersBookOne/Al%20Baker%27s%20Book%20One.pdf



2Chautauqua iniziò come un circuito di conferenze itineranti, tenuto sotto uno spettacolo di tende, che ebbe origine a New York, ma divenne un'istituzione che viaggiò attraverso gli Stati Uniti. Chautauqua arrivò a includere spettacoli di intrattenimento e conferenze e produsse molti artisti leggendari.

3Molto probabilmente si riferisce alla durata del film, i rulli della pellicola, i numeri di varietà erano intermezzati da proiezioni, da noi in Italia prenderà il nome di avanspettacolo.