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ERRICO DI GAETANO di Napoli, prestigiatore . Di Andrea Boccia.

  ERRICO DI GAETANO di Napoli, prestigiatore . Di Andrea Boccia.

ERRICO DI GAETANO di Napoli, prestigiatore . Di Andrea Boccia.

29/01/2024

  ERRICO DI GAETANO di Napoli.

Di Andrea Boccia





















Errico Di Gaetano era un prestigiatore speciale di fine ottocento, non ebbe la notorietà di un Bosco, Pinetti, Patrizio o Frizzo, ma era comunque un fuoriclasse, lavorava come prestigiatore ed era sordomuto.


Forse è la più antica testimonianza che abbiamo di un prestigiatore sordomuto (1) se si esclude Theodore Bamberg “Okito” che perse l’udito a 17 anni, più o meno nello stesso periodo in cui il nostro Errico era già attivo come prestigiatore.


Errico aveva una cultura medio alta lo si capisce dagli articoli a lui dedicati e nelle descrizioni dei suoi effetti, non bisogna dare per scontato questo particolare.


La vita di chi nasceva sordo ha avuto un evoluzione, se si pensa che:


La concezione per cui il pensiero si potesse solo sviluppare attraverso la parola articolata portava il senso comune a credere che i sordi fossero addirittura "mentecatti furiosi". I Romani ereditarono dai Greci l’amore per la perfezione fisica e ciò li indusse ad uccidere tutti i neonati con problemi. (…) (2)


Purtroppo questa mentalità anche se meno crudele non si evolve di molto e comunque anche nell’Ottocento non era molto facile la vita di chi nasceva sordo:


Diverso fu il discorso in Europa per i sordi dalla nascita, i quali vennero considerati inadatti a ricevere un’istruzione fino al 1600; in Italia addirittura fino al 1923.(3)


Sotto questo aspetto si può comprendere meglio la capacità del nostro Errico di riuscire nel suo intento di stupire il pubblico.


Iniziamo a vedere alcuni ritagli di come era percepito, li troviamo nel giornale “Il Prestigiatore Moderno”(4)


Abbiamo tra noi il distinto illusionista Errico Di Gaetano, il quale ha ora intrapreso un giro artistico per la Sicilia, riportando continui successi. Il Di Gaetano ha la disgrazia di essere sordomuto, ma è un bravissimo prestigiatore, un artista proprio valente, i cui esperimenti destano il più grande interesse.


E ancora:


Si trova fra noi il noto prestigiatore sordo-muto sig. Errico Di Gaetano che ci ha offerto alcuni riuscitissimi saggi dell'arte sua, nella gran sala del palazzo municipale, alla presenza di scelto e numeroso pubblico. L'egregio sig. Di Gaetano darà ancora, nel medesimo locale, altri trattenimeuti, ed il pubblico, ne siamo sicuri, vi accorrerà sempre numeroso come la prima sera, per ammirare ed applaudire il bravo artista napoletano che occupa già uno dei posti più distinti nella brillante arte sua.


11 prestigiatore sordo-muto signor Errico Di Gaetano ha dato nella sala della società aperaia un trattenimento di prestidigitazione, riuscitissimo. Per quanto si soglia dire che nell'arte illusionistica tutto è basato sulla chiacchiera, (5) il Di Gaetano che è disgraziatamente privo della favella e dell'udito, si mostra sempre artista corretto e perfetto. Anche a Sinopoli e a S. Eufemia il bravo prestigiatore è stato molto applaudito.


Reggio Calabria : Teatro Comunale — Assistemmo mercoledì sera

ai giuochi di prestigio eseguiti del sordomuto Errico Di Gaetano discepolo della celebre scuola di Parigi. Il Di Gaetano si dimostrò valente e compito artista ; e se la sventura lo ha voluto colpire inesorabilmente privandolo per sempre della favella e dell'udito, lo compensò d'altra parte dotandolo di una intelligenza fine e di un arte difficile, quando essa si deve interpretarem inappuntabilmente come la interpreta il giovane Di Gaetano. Noi, nell'ammirare la valentìa del signor Di Gaetano facciamo voti che egli, benché sordo-muto, faccia una splendida, e prospera carriera.


Se vi state domandando che tipo di programma poteva esserci nel suo repertorio ecco questo ritaglio:


Mercoledì sera nella sala dei bagni Fata Morgana, il sordomuto Errico Di Gaetano, eseguì inappuntabilmente molti giuochi di prestigio, con una destrezza e maestria davvero uniche.

Stupendi i giuochi di magia e destrezza. Volatile, Schiarita in Libertà, Mazzo di carte brucianti, Cono diabolico, Quadro incantato, e molto sorprendente il Pacco postale d'India. Bellissime

anche le Ombre cinesi ed il Fantasma. La sala era piena di eleganti signore e signorine, che guardavano sorprese la meravigliosa destrezza del Di Gaetano; e di numerosi signori che applaudirono continuamente e in ogni giuoco il valente giovane.


Gli articoli sono tratti dal “Il Prestigiatore Moderno” del 1894 ma derivano da giornali di provincia dell’Italia meridionale. Probabilmente la “Piazza” che ha frequentato più spesso.

La nuova stampa di Nicastro, Il Pungolo di Napoli, La Calabria di Reggio, Il nuoro imparziale di Messina, La Lotta di Reggio Calabria ecc…


Interessanti gli effetti firmati da lui sempre pubblicati sul “il prestigiatore moderno”, negli effetti da lui descritti che trovate più sotto, c’è un discorso suggerito per accompagnare l’esecuzione, probabilmente un suggerimento, dovete ricordare che “Il Prestigiatore Moderno” fu una rivista straordinaria anche come “palestra” d’idee, in questo settimanale i dilettanti potevano mettere in gioco effetti di qualsiasi tipo con soluzioni a volte originali. Nel nostro caso, Errico ipotizza che il suo effetto può essere presentato anche con un testo di supporto.


Lascio la descrizione come è stata descritta da Errico:


La pecora sapiente.

Signori mìei, desidero porre termine alla rappresentazione mostrandovi un qualsiasi animale domestico...Una pecora, per esempio; va bene ? E questo uno dei migliori animali, umile e modesto, e pur tanto utile all'uomo; venga dunque avanti: Pina... Pina.. La pecora, uscendo dalle quinte,

viene a lambire le mani dell'artista. Ecco qui la mia carissima Pina docile ed ubbidiente, risponde appena ode la mia voce,.. Povero animale, è cresciuto sotto ai miei occhi, e non 1' abbandonerò mai... Per darvi prova della sua

intelligenza, voglio metterlo sotto

questo canestro di vimini. Copre infatti la pecora, ma il canestro non sta fermo, e si sposta qua e là, come se 1' animale, camminando, lo trascinasse seco. Che questa volta Pina è disubbidiente… si muove e cerca di fuggire. Su via, non mi far scomparire avanti a questi signori....

Ma insomma che cosa hai ?... Vediamo un po'. Sì dicendo l'illusionista solleva il canestro, e si constata da tutti che la pecora è miracolosamente sparita.

Pina, Pina, dove sei fuggita, vieni dal tuo padrone che ti vuoi tanto bene.

Bee... bee risponde la pecora, e avanzandosi dal fondo della platea va a raggiungere il prestigìatore, fra i più clamorosi applausi.






SPIEGAZIONE

II giuoco, d’effetto nuovo, riesce della massima facilità. Prima di tutto bisogna ammaestrare una pecora abituandola a rispondere subito alla chiamata, e a non spaventarsi del pubblico.

Sul pavimento del palcoscenico sarà praticata una botola, coprendola quindi con un gran tappeto di colore oscuro, e possibilmente a quadri; sulle linee di questi si cercherà di far cadere i tagli corrispondenti all'apertura. II canestro nulla ha di preparato, se non che lateralmente vi si attaccheranno due fili, forti ed invisibili, che terminando fra le quinte, permetteranno di farlo muovere in vario senso, dopo che la pecora sarà sparita passando per la botola. In tal modo sì avrà l'illusione completa che la pecora si trovi ancora sotto il canestro, mentre, condotta da un segretario, essa starà già alla porta della platea. Nulla di più semplice e di più sorprendente.

Erricoo Di GAETANO (illusionista sordo-muto).(6)





// gran cono diabolico.

Questo è un giuoco d'effetto stupendo, e io l'ho eseguito migliaia di volte col più grande successo.

Il prestigiatore fa vedere al pubblico un cono di legno, massiccio, privo di preparati, e lo da ad esaminare minutamente. Tutti possono constatare che è semplicissimo


Adesso, signori e signore, esclama, prendo una bottiglia ed un bicchierino, e verso il contenuto della prima, nel secondo... Guardino, è puro vino d'uva d'un colore rubino che innamora. Il sapore poi è addirittura

squisito. Poso il bicchiere pieno di vino sopra un piatto, e lo ricopro con questa specie di custodia. Ecco fatto. Rammentino bene che il bicchiere col vino sta sotto la custodia.… Adesso col mio foulard ravvolgo il cono che avete esaminato, cosi.. Ah, credete che vi abbia ingannato e che il cono non ci sìa più dentro ?…

Guardatelo.., c'è... e per darvene meglio la prova evidente lo batto sull'orlo del tavolo... avete udito? Ecco però che accade il prodigio: il cono sparisce dal foulard, e si trova sotto alla custodia che nascondeva il bicchierino, e questo si estrae dal foulard, fra lo stupore generale.



SPIEGAZIONE

II giuoco tanto è facile, quanto è d’effetto. Bisogna avere due bicchierini perfettamente eguali,

uno dei quali possa chiudersi con un coperchietto di caoutchouc nero, affinchè il vino non si versi

e lo si mette nella tasca interna del frak lì cono B deve essere di legno massiccio, tutto un

pezzo, e perciò gli spettatori, visitandolo, nulla vi troveranno di anormale.. Il cono A è falso, cioè di

latta vuoto, ma verniciato rosso come il cono vero B.il suddetto cono falso A deve stare dentro al coperchio-custodia C. Quando si solleva il coperchio C,si lascia il falso cono sul bicchierino; e questa parte del giuoco è fatta.



Il foulard è doppio, ossia sono due cuciti insieme per gli orli ; nel mezzo c'è fermato un disco di latta D del diametro eguale a quello della base del cono. Ravvolto il cono stesso nel foulard, allorché si va a sbatterlo sull'orlo del tavolino lo si lascia cadere sulla servente e si tiene fra le mani il disco D, in maniera da simulare perfettamente il cono già scomparso.


Quando si rovescia da ambo le partì il foulard per mostrare che è vuoto si fa in modo di appoggiarlo sulla spalla sinistra, e in quel momento s'afferra dalla tasca il bicchierino, si toglie delicatamente il coperchio di caoutchouc, e Io si mostra al pubblico.

E' questo uno dei più bei giuochi che si conoscano, ed ha il vantaggio di non richiedere ne' particolare destrezza, né speciale abilità, e può eseguirsi con attrezzi che ciascuno è al caso di costruirsi da sé. Perciò va raccomandato specialmente ai signori dilettanti.

ERRICO DI GAETANO




UNA CURIOSITA’.


Dal 23 al 30 Maggio 2010, si è svolto a Cattolica il 13° “World Deaf Magician Festival” (7) il campionato mondiale dei prestigiatori sordi. Un evento molto importante che ho avuto l’onore di frequentare, mi fu chiesto (8)(insieme ad altri prestigiatori udenti tra cui Milton, che fu il presidente di giuria) di fare una conferenza, Ho avuto la possibilità di assistere ad una esperienza unica al mondo, la gara si svolgeva in pieno silenzio, anche i numeri “musicali” erano a tempo ma privi di qualsiasi suono, il pubblico in gran parte sordi nel momento dell’applauso alzava le mani muovendole e facendo capire che il numero era apprezzato.


Immagina di essere in un teatro, il tempo si ferma, il suono sembra ovattato, e vedi dei professionisti arrivati da tante nazioni diverse con una preparazione incredibile, provi qualcosa che ricorderai per il resto della tua vita, ringrazio ancora Andrea Truffa (Andrew), Gennaro Trevisan e la sua consorte Bruna,che mi hanno fatto il dono di questa esperienza.


Se comprendete le difficoltà che può incontrare un Artista privo di udito in un numero di magia, allora vi consiglio di guardare con attenzione il numero di un grande artista da pochi anni scomparso: Pierre Brahma, (https://youtu.be/qJZMdIEQYuI) un uomo che ha lasciato un segno nella storia della magia oltre ad aver vinto per due volte il Grand Prix del F.I.S.M. (1964,1976).



Se siete curiosi e volete conoscere questi meravigliosi Artisti vi consiglio i seguenti testi:


P. Brahma, Pierre Brahma. La Jonglerie des pieces,


S. J. Carmel (Dr.), Silent Magic Biographiesof Deaf Magicians in the United States from the 19th to 21st Centuries, 2008.


S. J. Carmel (Dr.), Invisible Magic - Biographies of 112 Deaf Magicians From 28 Countries, 2013.


G. Trevisan, Magic story. Trevisan & Partner, 2010.





NOTE:


1) Il Dr Simon J. Carmel ha scritto due testi sulla storia dei prestigiatori sordomuti: S. J. Carmel (Dr.), Silent Magic Biographiesof Deaf Magicians in the United States from the 19th to 21st Centuries, 2008. ;S. J. Carmel (Dr.), Invisible Magic - Biographies of 112 Deaf Magicians From 28 Countries, 2013. Okito risulta essere il primo mago sordo, ho chiesto ad altri colleghi sordi Andrea Truffa e Gennaro Trevisan, che ringrazio per la loro disponibilità, se conoscessero altri maghi sordi più antichi e per ora risulta il solo Di Gaetano. Chiaramente i testi di Carmel si concentrano su prestigiatori che hanno operato sul suolo Americano. Probabilmente con ricerche più mirate si avranno altri risultati.


2) Certamente potrebbe aver fatto uso di un segretario, ma vi faccio notare che per un sordomuto di fine ottocento purtroppo non c’erano molte risorse o scelte per un mestiere. C. Rusciano ricorda che: “In Italia, inizialmente, si utilizzò il metodo gestuale grazie all’abate Silvestri che seguì le linee del metodo de L’Epée: si istruivano gli allievi nell’articolazione, nella lettura labiale, ma con il supporto gestuale come mezzo primario di comunicazione. Gli Istituti per sordomuti che sorsero ( Roma, Napoli, Genova Milano,Torino, Bologna) tra la fine del 1700 e il 1850 ebbero il merito di dare un’istruzione ai sordi e insegnare loro un mestiere, facendoli vivere a contatto con altri sordi, sempre utilizzando la lingua dei segni come metodo principale.”C. Rusciano, EVOLUZIONE STORICA DELL’EDUCAZIONE DEI SORDI , in: Studi di Glottodidattica, 2010, 1, Università degli studi di Bari, 2010,p.232. In più Rusciano ci ricorda che:”Nel 1788 a Resina (Napoli), dove già aveva sede una scuola privata per sordomuti, fu eretta per opera dell'Abate Benedetto Cozzolino e con decreto di Ferdinando I Re delle due Sicilie, una nuova scuola per sordomuti, risolvendo il gravoso problema che angustiava il Re, per lo stato di incivilizzazione in cui si trovavano i sordomuti di Napoli, privi di istruzione, che mendicavano nelle strade prospicenti al golfo partenopeo. Nel secolo XVIII fu così realizzata, a Napoli, la seconda scuola per sordi, dopo quella di Roma”. Ivi, p. 241.


3) C. Rusciano, EVOLUZIONE STORICA...cit., p. 231.


4) Il settimanale “Il Prestigiatore Moderno usci’ per due anni dal 1893 al 1894 per i tipi Edoardo Perino, fu un giornale molto importante per la nostra categoria, specialmente nel radunare i dilettanti di illusionismo italiani, che potevano così scambiarsi idee e sperimentarne altre.


5) Probabilmente alcuni di voi avranno anche pensato che il nostro Erico poteva fingere di essere sordomuto, comunque tenere uno spettacolo d’illusionismo di alto livello senza parlare e fingendosi sordo varrebbe comunque come curiosità. Non ho trovato purtroppo dati anagrafici che possono confermare o smentire questo dubbio.


6) Lui si firmava così


7) Potete trovare parte del resoconto in Magia Moderna, n.4, 2010, pp.60-61.


8) Ho avuto la fortuna di studiare per cinque anni, in una scuola per sordi.